AMODIO SILVIA
Portfolio
Con presenza discreta e garbata Silvia Amodio sceglie ambienti di una semplicità essenziale, non cerca effetti insoliti o spettacolari, offre ai soggetti una dimensione talmente priva di forzature da consentire loro di sentirsi perfettamente a proprio agio. Facendoli posare in modo che si staglino su uno sfondo neutro, chiede loro semplicemente di essere se stessi, di osservarla mentre li ritrae con la stessa naturale curiosità con cui ci si rapporta, in un confronto silenzioso. Di fronte alle situazioni più difficili – dai problemi delle persone affette da albinismo al tema della malnutrizione in Burkina Faso ai bambini lavoratori in Perù – sa far emergere la dignità dei suoi soggetti, e quando indaga sul rapporto fra i cani e i loro padroni usa la fotografia per un’indagine che coglie aspetti psicologici e antropologici con sorprendente profondità.
Nella sua attività di fotografa e giornalista ha collaborato con periodici come L’Espresso, Airone, D la Repubblica delle donne, Anna, Famiglia Cristiana e da molti anni collabora al periodico L’Informatore Unicoop Toscana. Le sue opere sono state pubblicate su riviste quali Arte Mondadori, Zoom, Photo, Progresso Fotografico. Da tempo affronta temi complessi come la diffusione dell’Aids in Sudafrica, la pedofilia clericale, i bambini lavoratori in Perù, l’albinismo e la malnutrizione in Burkina Faso. Si è affermata esponendo i suoi lavori in gallerie e spazi istituzionali in Italia, Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Olanda. Ha pubblicato i volumi “Volti positivi”(2007), “Tutti i colori del bianco”(2012) “Nessun uomo è un’isola”(2012), “L’Aquila riflessa”(2012), “Deo Gratias” (2014). Nel 2008 un’opera tratta dal progetto “Volti Positivi” è stata selezionata, unica italiana, al Taylor Wessing Photographic Prize indetto dalla National Portrait Gallery di Londra. Nel 2012 le sono stati assegnati il Premio Creatività-Nettuno Photo Festival e il Premio Città di Benevento per la fotografia. Da cinque anni promuove HumanDog, un progetto itinerante che indaga la relazione tra cane e padrone da un punto di vista zooantropologico.