VALDATA GUIDO
Portfolio
Gli scatti di Valdata hanno cercato il volto di una Armenia meno turistica, quotidiana e contemporanea. Un’Armenia vitale, di studenti universitari, di ristoranti e sale da concerto, di venditori di funghi, di legna e di pannocchie lungo le strade di campagna, di volti fissati nell’immobilità della preghiera e sguardi incuriositi che seguono il forestiero. Una terra dove si incontrano le testimonianze di un passato sovietico ancora molto presente nelle sue rovine industriali e in alcune architetture governative e civili. Il fotografo la descrive in un continuo dialogo tra i luoghi del passato e quelli della vita reale. Non mancano inquadrature di monumenti e scorci di un paesaggio primaverile dolce e immerso in una grande pace. Le fotografie, realizzate in digitale a mano libera, hanno ricevuto un trattamento di post-produzione a metà via tra reportage e foto d’arte, che tenta di restituire quanto visto nel modo più realistico possibile.
Valdata nasce a Milano nel 1986, è un freelance photographer. Si avvicina alla fotografia professionale nel 2007 quando inizia a lavorare come assistente di studio e on-location per Cesare Chimenti, fotografo di arredamento e still-life. Riceve i primi incarichi come un catalogo per il museo Carlo Verri di Biassono, un reportage per una piccola compagnia di attori, sfilate, alcuni look-book per attori e modelli. Dopo aver lavorato per quasi tre anni si iscrive all' accademia di fotografia John Kaverdash di Milano, continuando a lavorare come fotografo e assistente. Solo poche settimane dopo la laurea, gli viene offerta l'opportunità di lavorare per Face and Place, una delle principali agenzie di produzione, location e casting a Milano, sotto la guida di Chiara Brambilla, ricoprendo il ruolo di key interior photographer, scout e junior location manager per pubblicità, serie TV, film e shooting fotografici. Ha viaggiato molto in Europa, in particolare in Finlandia e in Germania, in Russia e nel sud-est asiatico.
La sua attività spazia dall’architettura allo still-life, dal design al food. Il suo prossimo obiettivo è ruscire a portare "Viaggio in Armenia" al Festival della Fotografia Etica di Lodi.